Alberobello la Capitale dei Trulli – UNESCO
Alberobello nella Valle d’Itria tra gli ulivi secolari è uno dei cinquanta siti UNESCO italiani.
La Città di Alberobello nella seconda metà del 1500, quando alcuni contadini al servizio dei Conti di Conversano si stabilirono nella “Selva” del loro feudo rendendo il territorio fertile.
Forse il capolavoro delle Puglie è proprio Alberobello… Dal primo muro all’ultimo, non un corpo estraneo, non un plagio, non una zeppa, non una stonatura. L’ammasso dei trulli nel terreno a saliscendi si profila sereno e puro, venato dalle strette strade pulitissime che fendono la sua architettura grottesca e squisita. I colori sono rigidamente il bianco e il nerofumo. Ma ogni tanto nell’infrangibile ordito di questa architettura degna di una fantasia, maniaca e rigorosa si apre una frattura dove furoreggia tranquillo il verde smeraldo e l’arancione di un orto.
E il cielo… è difficile raccontare la purezza del cielo, di quella domenica sera…
PierPaolo Pasolini
La costruzione abitativa tipica è il Trullo. E’ composto da un cilindro con la copertura conica, realizzato con la roccia calcarea dell’Altopiano delle Murge. Il Trullo sembrerebbe fragile ma in realtà proprio la sua forma semplice lo rende incredibilmente statico e il materiale usato lo isola dal freddo e dal caldo.
Il centro storico di Alberobello è costituito da trulli, ed è formato da due rioni: Monti è la zona commerciale con laboratori artigianali e trattorie tipiche; Aia Piccola è la zona residenziale. Non c’è cosa migliore di una bella passeggiata tra le viuzze e gli angoli più suggestivi per conoscere la Capitale dei Trulli. Dal Terrazzino Belvedere si gode di un panorama unico al mondo.
Da qui si può ammirare il centro storico, dominato dai tetti a cono con i misteriosi simboli disegnati con la calce.
I simboli dipinti sopra i tetti dei trulli hanno un significato religioso e talvolta possono rappresentare segni dello zodiaco. Pinnacolo e simbolo dipinto insieme formavano una specie di identificativo civico.
Il rione Aia Piccola è il quartiere più antico, comprende 400 trulli nella stragrande maggioranza ancora abitati. Qui si può dare una svolta esperenziale alla nostra visita, perchè è facile incontrare le signore intente a preparare le orecchiette o i mastri trullari che lavorano la pietra.
Nel rione si può visitare il Museo dell’Artigianato dei Vecchi e dei Nuovi Mestieri dove è possibile immergersi nella cultura artigiana degli ultimi secoli ed il Museo del Territorio in Piazza XVII maggio.
Uno dei monumenti più caratteristici di Alberobello è la Casa d’Amore. E’ stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità ed è la prima casa costruita dopo la liberazione dal vassallaggio feudale. Essa ha una forma diversa rispetto al solito trullo. Oggi ospita un Centro Culturale.
Un altro trullo particolare è il Trullo Sovrano. Disposto diversamente dagli altri su due piani comprende focolari, attrezzi da cucina e telai, che lo rendono molto suggestivo. Infine il Trullo Siamese intorno a cui c’è una leggenda. Si narra che fosse abitato da due fratelli innamorati della stessa fanciulla, la quale preferì il fratello minore; il più grande voleva cacciare via i due giovani, ma il fratello minore fece valere il suo diritto di eredità pensando bene di dividere il trullo a metà e di creare un secondo uscio indipendente sul retro.
Poco distante troviamo la Basilica Minore in stile neoclassico, dedicata ai Santi Medici Cosma e Damiano patroni della città. Il Rione Monti invece è il cuore pulsante dell’economia del posto.
Comprende ben mille trulli dislocati su sette vie di indescrivibile bellezza. Le botteghe degli artigiani si animano fino a tarda notte. I negozi di souvenir, ristoranti e osterie accolgono i turisti che affollano Alberobello.
Sulla sommità del Rione Monti c’è la Chiesa di Sant’Antonio, unica al mondo perchè costruita come un trullo.
L’enogastronomia locale si compone di piatti che riproducono la tradizione contadina, ricca di verdure e legumi, ma non mancano la pasta fresca, la carne, il pesce, la pizza, la burrata e gli altri formaggi tipici.
Il classico primo piatto sono le Orecchiette con le cime di rapa, il secondo piatto tipico della città dei trulli sono la Bombette di Alberobello, involtini di carne ricoperti di pancetta, con un cuore di formaggio. Conosciutissimo il Pane di Altamura accompagna il pasto seguito infine da tantissimi dolci tipici. Tra i vini è d’obbligo assaggiare il Rampone bianco, profumato e il Susumaniello rosso, strutturato.
Eventi e Tradizioni
Presepe Vivente dal il 20 Dicembre al 7 Gennaio.
Il Presepe Vivente, si svolge nel periodo natalizio con la partecipazione di numerosi cittadini che indossano costumi d’epoca e tradizionali alberobellesi.
Passione Vivente il venerdì santo.
Un itinerario cittadino, i personaggi della via crucis tutti in costume, ai piedi della zona monumentale in uno scenario fiabesco, di atmosfera e raccoglimento.
Rievocazione storica della liberazione di Alberobello dal dominio feudale a luglio.
E’ un corteo raccontato con oltre 250 comparse in costumi del tardo ‘700, che sfilano per le vie del paese in un susseguirsi di scene storiche.
Festival Folkloristico primi di Agosto.
Mostra dell’Artigianato Turistico seconda metà di Agosto.
La Mostra mercato dell’Artigianato e dei Prodotti Tipici è organizzata dall’UPSA Confartigianato di Alberobello, con il patrocinio dell’Assessorato alle attività produttive del Comune. Ai visitatori italiani e stranieri, sempre numerosissimi, viene proposto un ampio campionario di pezzi di artigianato tradizionale e di prodotti tipici.
Festa Patronale dei Santi Medici Cosma e Damiano dal il 25 al 28 Settembre.
Devoti e pellegrini accorrono da tutta la regione raggiungendo, anche a piedi, la Chiesa per devozione ai Santi. Dopo la messa si passa dalla tradizionale fiera del bestiame alle bancarelle del mercato che per diversi giorni occupa le strade della città. Le bande, la cassa armonica, l’ illuminazione, i fuochi d’artificio e poi le tradizionali “olive alla calce”, la “carne al fornello”, la “focaccia con la mortadella e il provolone piccante” costituiscono gli elementi più noti e tradizionali.