Calcio storico fiorentino – Firenze
Calcio Storico Fiorentino in Piazza Santa Croce a giugno una delle tradizioni più divertenti di Firenze
LA STORIA
Le prime tracce di questo passatempo le troviamo nei poemi omerici, gli antichi Greci, infatti, si dedicavano alla sferomachia, successivamente i romani, iniziarono ad allenarsi con il gioco detto harpastum, strappare con mani. Il calcio storico fiorentino potrà sembrarvi a tratti violento ma non è nulla rispetto allo stile degli antichi.
Questo gioco antico detto anche Calcio in livrea, a Firenze risale al 1400, in realtà si trattava di uno sport che combinava gli attuali calcio, wrestling, rugby. I fiorentini si ritrovavano solitamente per le vie della città o nelle piazze principali improvvisando le partite. I palloni spesso erano fatti a mano con la parte esterna in pelle e l’interno riempito di stracci. Durante l’età medicea, il passatempo popolare fu riorganizzato diventando una disciplina praticata dalle classi nobili. Iniziarono così, innumerevoli sfide tra i cittadini divisi in squadre, spesso capitanate da personaggi delle famiglie fiorentine più illustri.
LA RIEVOCAZIONE
Ogni anno a giugno si ripete la rievocazione della sfida tra le contrade del Calcio storico fiorentino, facendo combaciare la finale con il giorno dei festeggiamenti di San Giovanni.
In questo giorno, il 24 giugno, alle 16 la sfilata in costume storico attraversa il centro di Firenze da Piazza Santa Maria Novella a Piazza Santa Croce. Tutti i quartieri partecipano al corteo anche se la finale prevede, la sfida tra due squadre.
Le squadre sono quattro e rappresentano i quattro quartieri storici della città: i Bianchi di Santo Spirito, gli Azzurri di Santa Croce, i Rossi di Santa Maria Novella e i Verdi di San Giovanni. I giocatori si sfidano in tre partite: due semifinali e una finale che decreta il quartiere vincitore.
La squadra avversaria nella semifinale si stabilisce con un sorteggio fatto la domenica di Pasqua con dei palloni colorati. In Piazza Santa Croce si ricrea un terreno polveroso, simile a quello del ‘400, circondato dalle tribune per gli spettatori.
LE REGOLE
Le prime regole del Calcio storico fiorentino furono scritte dal nobile Giovanni de’ Bardi alla fine del 500: Ogni squadra deve avere ventisette calciatori; Si possono usare sia mani che piedi; Non è possibile fare alcuna sostituzione durante la partita.
In realtà il Calcio storico fiorentino ha anche un Codice Morale del Calciante, che ricorda i codici cavallereschi medievali, basato sui alcuni principi fondamentali, la Virtù, l’Onore, il Rispetto, il Coraggio, la Lealtà, la Fedeltà, la Fiducia, la Clemenza e la Considerazione intesa come stima personale. Il rispetto verso gli altri deve essere lo stesso che riserverebbe a se stesso.
Oltre ai giocatori, ci sono le figure del giudice arbitro, dei sei guardalinee e il Giudice Commissario che resta fuori dal campo. La figura chiave è quella del Maestro di Campo: è sua la responsabilità di mantenere la disciplina durante gli incidenti e le zuffe che implicano i momenti di interruzione del gioco. Le partite durano 50 minuti e la squadra che raggiunge il numero più alto di cacce cioè i punti, vince. Il campo è un rettangolo lungo il doppio della sua larghezza, coperto di sabbia e attraversato da una linea bianca che divide il campo in due parti uguali.
Il lato di fondo è recintato con una rete in cui si segna con la palla. non è possibile fare alcuna sostituzione durante la partita. I calcianti sono divisi in quattro gruppi: Datori Indietro cioè portieri, 3 Datori Innanzi cioè i terzini, 5 Sconciatori, i mediani e 15 Innanzi, gli attaccanti. Ogni squadra è guidata dalle strategie e dagli sguardi esterni del proprio Capitano e dell’Alfiere, che seguono la partita dalla loro tenda loro gestiscono e calmano gli animi e i contrasti che si vengono a formare tra i giocatori delle squadre avversarie.
LA PARTITA
La partita inizia con il primo lancio del pallone al centro del campo eseguito dal pallaio e, da quel momento, con il suono delle colubrine dei cannoncini, ha inizio la sfida.
I giocatori cercano in ogni modo di appropriarsi del pallone e di portarlo alla fine del campo avversario per segnare la caccia cioè il goal. Per ogni punto marcato le squadre fanno un cambio di campo. Con il trascorrere dei cinquanta minuti si stabilisce chi ha raggiunto il numero maggiore di cacce, diventando vincitore indiscusso del Calcio storico fiorentino per l’anno corrente. Il trofeo in palio è una vitella di razza chianina.
Ovviamente la manifestazione molto vissuta, deve essere un’ occasione per sottolineare l’importanza dello sport come mezzo di crescita, socializzazione ed allo stesso tempo divertimento ed intrattenimento.
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