Gallicianò – Area Grecanica – Aspromonte
Gallicianò alla scoperta dell’identità di un popolo che mantiene vive le sue tradizioni e la tradizione bisogna viverla per raccontarla.
L’area grecanica, la più meridionale della Calabria, custodisce preziose pagine di storia e cultura. I paesi posti ad alcuni chilometri dalla costa, arrampicati su alture una volta difficilmente accessibili sono testimoni di una civiltà antichissima, quella greca. Il territorio dei “Greci di Calabria” si affaccia sul mar Jonio con spiagge incantevoli, e continua ad essere un luogo ricco di fascino e di primitiva bellezza.
Al termine di una strada tortuosa risalendo l’Aspromonte, troviamo un piccolo borgo tuttora definito l’Acropoli della Magna Grecia in Calabria: Gallicianò, una frazione di Condofuri in provincia di Reggio Calabria.
Mia comèta sce sinertìmata mu perri larga ce canni lucìsi stes poddhè ore sce strata. Innà: i anglisìa tu chorìu-mu!
Qui le vie sono denominate in greco antico e tradotte in latino, gli abitanti parlano il greco antico e le usanze elleniche si ritrovano in ogni cosa dall’enogastronomia alla musica che come la lingua si insegna fin dalla nascita.
Il suo nucleo centrale si sviluppa intorno alla piazza della Chiesa di San Giovanni Battista, luogo di raduno degli abitanti. La facciata, col suo campanile a torre ha l’aspetto di un tempio greco: un sacello sacro, protetto e tenuto sotto controllo da tutti i residenti.
Per accedervi si sale una gradinata che porta al sagrato sopraelevato, chiamato Prepiglio. Qui, ogni fine dell’anno, si accende un falò propiziatorio, allietando l’attesa dell’alba con musica e balli, così fin dalla notte dei tempi. All’interno della chiesa, in fondo alla navata, si staglia, al centro dell’altare ligneo d’età barocca, la statua di San Giovanni Battista, reggente sul vangelo l’Agnello.
Dentro il borgo di Gallicianò troviamo il Museo Etnografico, che raccoglie attrezzi simbolici della cultura antica del posto.
Molto bella la Fontana dell’amore, chiamata così perchè era il luogo d’incontro dei fidanzati che si dichiaravano con il rituale del cippitinnaù. L’usanza era di mettere un ceppo bruciacchiato davanti alla porta della ragazza che si desiderava in moglie, se il pretendente era nelle grazie dei genitori della ragazza, il cìppo durante la notte veniva portato dentro casa; in caso contrario il padre lo faceva rotolare per strada.
L’ex Palazzo Municipale è decorato con le maschere apotropaiche, il marmo raffigurante Pitagora con l’incisione “Gnoti se autori” è un dono proveniente da Salonicco. In cima al paese, sorge la chiesetta dedicata alla Madonna della Grecia, Panaghia tis Elladas, affidata ai monaci del monte Athos reggenti del monastero di San Giovanni Therestis a Bivongi che hanno promosso un gemellaggio con comune di Alimos ad Atene per poter praticare il rito cristiano ortodosso a Gallicianò.
All’ interno vi è l’icona che rappresenta la Madonna della Grecia, mentre al suo esterno, emerge un semplice campanile circondato da antiche abitazioni abbandonate, ora in via di restauro.
Vicino c’è un Anfiteatro molto usato d’ estate per spettacoli all’aperto.
Gli scorci panoramici sono notevoli, il borgo guarda la Grecia con la sua esposizione, arroccato su una roccia che domina la Fiumara dell’Amendolea, che fa del borgo di Gallicianò un eremo naturale da tutelare.
L’enogastronomia si rifà alla cultura pastorale e contadina e rispecchia i condizionamenti ambientali del territorio aspro. I piatti tipici locali sono semplici, poveri ed aromatizzati con i sapori forti e genuini di una lunga tradizione contadina e marinara fortemente correlazionata alla vita religiosa, quindi ci sono piatti che si fanno solo a Natale altri solo a Pasqua, piatti per i battesimi ed altri per i fidanzamenti. Tra i prodotti tipici della calabria grecanica c’è il Caprino d’Aspromonte, formaggio a pasta cruda, fatto con latte di capra, caglio e sale. Capicoddho o Capocollo di Calabria DOP uno dei prodotti più rappresentativi della Calabria, tutelato dal marchio DOP dal 1998; il Capicoddho azze anca è tipico di questa area.
Tra i piatti tipici troviamo i Bucatini cu u stoccu, il pesce stocco o u pisci stòccu, è una conserva di stoccafisso che costituisce la base di molti piatti tipici della provincia di Reggio Calabria; Cordeddi cu sucu, le Cordelle sono un tipo di pasta ancor più antica dei maccheroni preparata con la farina di segale detta jermanu; per i secondi Carne di capra alla vutana, un modo tipico di cucinare la capra a Bova; per i dolci Nnacatuli, Buffeddi, Petrali, dolci di Natale; ‘Ngute, dolci pasquali; Scaddateddi o scaldatelle.
Eventi e Tradizioni
Festa in onore del santo patrono di Gallicianò, San Giovanni Battista, festeggiato il 29 agosto.
Festival dell’ Arte Musicale Grecanica
Festival Paleariza caratterizza l’estate grecanica e riempe di musica e cultura gli affascinanti centri storici e le bellissime piazze dei comuni di Bagaladi, Bova, Bova Marina, Cardeto, Condofuri, Melito Porto Salvo, Montebello Jonico, Palizzi, Roccaforte del Greco, Roghudi, San Lorenzo, Staiti.
di rito ortodosso non significa greco antico.
Il greco antico è riferito alla lingua parlata dalla popolazione del posto ed alle loro tradizioni tramandate da secoli. La piccola chiesa ortodossa è frutto di un gemellaggio più recente con Alimos.