Grotte del Caglieron – Luogo del cuore FAI
Grotte del Caglieron quando l’uomo e la natura uniscono le forze per creare qualcosa di irripetibile.
Le Grotte del Caglieron sono risultate terze nella graduatoria del censimento nazionale 2016 dei Luoghi del cuore promosso dal FAI.
Sono molto apprezzate in ogni stagione, in inverno le cascate ghiacciano dando vita ad un’atmosfera surreale.
Si trovano a Fregona in provincia di Treviso in un area detta Costa di Fregona, una collina a circa 500 m.s.l.m. che sovrasta il versante destro del torrente Caglieron.
Occupano una profonda forra incisa dall’acqua che ha eroso strati di calcare, arenarie e marne nel corso del tempo. Alla forza dell’acqua si è aggiunta l’attività estrattiva dell’arenaria che ha contribuito alla formazione delle cavità laterali che chiamiamo grotte ma che in realtà sulla cartina del percorso didattico sono le cave.
L’estrazione veniva praticata con appositi grandi scalpelli perchè gli strati sono naturalmente inclinati oltre i 45°. Quindi si otteneva il distacco di enormi lastre stando attenti a lasciare delle colonne inclinate che potessero sorreggere la volta.
Le cavità artificiali si sono formate così mentre su fondo della forra scorre il torrente. La pendenza del suo letto provoca numerose cascate e marmitte alcune di notevole dimensione. L’escursione è di grande interesse perchè si possono osservare sia gli strati di materiale sia la morfologia fluviale.
Il sentiero che dal parcheggio porta al Caglieron è ben attrezzato per i visitatori che vengono guidati con indicazioni e spiegazioni. Inizia dalla Grotta della Madonnina un luogo di preghiera nella natura dedicato alla Madonna e si snoda dapprima sopra le cascate e le marmitte passando per le grotte per poi tornare alla luce nei pressi dei mulini antichi.
Si scende per un pezzetto lungo la Via dell’Acqua e si prosegue dentro le grotte. Ci si può trovare di fronte a gocciolamenti o piccole venute d’acqua che col tempo hanno formato belle concrezioni calcaree. Ci sono due sorgenti sulfuree. Si possono vedere dei depositi di travertino antichi e in via di formazione perchè l’azione della natura è viva e costante.
Le grotte sono enormi la luce filtra bene, l’ambiente è scivoloso ma affascinante come la descrive un poeta del posto Pier Franco Uliana:
Madre chiameremo la pietra dolce e padre il torrente che la scava
e docile figlia la luce estiva e quando verrà la pioggia, stilla chiameremo il vento che la conduce per grotte e anfratti, per graffiti che parlano lingua di scalpelli.
Caglieron, culla di stipiti secolari dove nuota l’infanzia, fuori non è che polvere e rumore.E verremo per sentieri d’ombra al tuo grembo ancestrale, a segnare le braccia d’arenaria, a leggere la memoria del capelvenere , a sentire la mola del tempo che sfarina le ore, affina il ricordo, lo affila di futuro e lo raccoglie in clessidra di pietra marina.
Volto d’ombra sarà il nascosto nome, di lui faremo voce che si mantiene nell’eco dei giorni, avremo tra le mani un chiarore crepuscolare che non potrà farsi sguardo notturno.
Nell’acqua freatica ci sono esemplari di Niphargus dei piccoli crostacei ciechi rarissimi.
La vegetazione va dalle zone aride più esterne a quelle più rigogliose dell’umida forra rivestita di muschi, felci, alghe, licheni e pareti di capelvenere.
I due mulini antichi che si incontrano a fine percorso sono allo stato originale e funzionanti: il primo è adibito a ristorante, il secondo ha una ruota ancora funzionante e ospita mostre ed eventi.
Percorrendo il sentiero a fianco al ristorante si risale fino al Borgo dello Scalpellino tre edifici che erano le abitazioni di chi lavorava anticamente nelle cave oggi sono la sede delle attività didattiche e museali.
La Grotta di Santa Barbara nei pressi del borgo dello scalpellino un tempo era una fungaia. Dentro la Grotta San Lucio si tramanda invece la tradizione della stagionatura del formaggio di Grotta, una delle eccellenze enogastronomiche, che nasce dal latte dei pascoli del Cansiglio.
In quest’area oggi si contano ben trantadue grotte ma sono pochissime quelle visitabili. Il percorso che dura circa un’ora deve essere affrontato con abbigliamento adeguato perchè molto scivoloso e umido. L’ingresso è gratuito e il percorso è per tutti ad eccezione delle carrozzine che sulle passerelle non riuscirebbero a camminare.
Nei pressi di Fregona si possono visitare oltre alla stessa cittadina l’Altopiano del Cansiglio sede di una delle più grandi foreste italiane e il Castello di Piai.
Sito ufficiale http://www.prolocofregona.it/
Pagina fb di riferimento https://www.facebook.com/Caglieron/