Sacra di San Michele – Val di Susa
Sacra San Michele è il simbolo del Piemonte, dalla cima del Monte Pirchiriano domina la Val Susa.
Sacra di San Michele a mezz’ora da Torino, è indubbiamente un luogo da visitare per la sua bellezza, la suggestione e la storia.
Questo imponente santuario risale all’anno mille, quando fu fatto erigere da Giovanni Vincenzo discepolo di San Romualdo.
Salendo i quasi mille metri d’altitudine, si respira un’aria diversa, un’atmosfera quasi medievale. L’imponenza dell’ architettura che ci si trova di fronte è davvero suggestiva.
Dalla strada panoramica attraverso cui si sale, il santuario incute quasi timore. Camminando si passa in una zona detta la Spianata dei Sepolcri perchè anticamente era un cimitero. Qui soffia un venticello più freddo rispetto a quello delle zone circostanti: secondo la gente del posto sarebbe il respiro gelido dei morti.
Ci si avvicina alla roccia viva nella quale è incastonato il santuario e proprio a fianco al portone della Sacra di San Michele la Statua di San Michele Arcangelo accoglie i visitatori.
Varcata l’entrata, nell’ampio atrio ci si trova di fronte ad una scalinata ripida ed imponente, lo Scalone dei morti, con un enorme pilastro di circa venti metri che sorregge il pavimento della chiesa al piano di sopra.
In cima allo scalone c’è l’accesso reale alla Sacra di San Michele:la Porta dello Zodiaco.
E’ una delle opere più interessanti custodite dall’abbazia. Negli stipiti sono rappresentati a destra lo zodiaco scolpito in forme strane decorate da rami intrecciati ed a sinistra le costellazioni secondo il ciclo romanico. In particolare il simbolo del cancro se visto alla rovescia sembra la testa del vescovo. La bilancia e lo scorpione vengono rappresentati insieme. A rendere tutto più curioso è la frase dell’autore che sfida i capaci a interpretare il significato dell’opera. Qualche altro gradino e si arriva al portale romanico della chiesa.
Sui battenti in legno sono raffigurate le armi di San Michele Arcangelo ed il diavolo sotto forma di serpente.
Entrando nella chiesa notiamo subito due stili diversi una parte della struttura è romanica, mentre l’altra è gotica. Il culmine della montagna spunta dal pavimento a sottolineare l’appartenere della struttura alla roccia viva.
Dietro l’altare la finestra è posizionata in modo che il sole che sorge illumini il celebrante alla schiena.
Stupenda la balconata con panorama mozzafiato sulla Val di Susa. Da qui oltre alla vallata, si possono ammirare le rovine del Monastero nuovo e la Torre della Bell’Alda. Alda, secondo una delle leggende del posto, era una ragazza molto pia e devota. Assalita da un soldato di ventura, si gettò nel dirupo dalla torre del monastero. Precipitò nel vuoto ma fu salvata dall’intervento della Madonna. Lei raccontò l’accaduto e nella sua semplicità per dimostrare quello che era successo provò di nuovo ma questa volta morì.
Tante sono le leggende che si raccontano su questo posto. Una di esse è la Linea Michelita che sarebbe una ipotetica linea che unisce le Basiliche di Mont Saint Michel in Normandia, la Sacra di San Michele in Piemonte e Monte Sant’Angelo in Puglia.
La magia e la suggestione della Sacra di San Michele ci porta ad un passo dal cielo.
La roccia su cui poggia fa da fondazione da parete e da pilastro armonizzando l’opera dell’uomo con quella della natura.
INFO
ORARI
Giorno di chiusura:lunedì.
Nel periodo invernale 9.30-17.00 circa.
Nel periodo estivo 9.30-18.00 circa.
E’ possibile fare la visita guidata la domenica pomeriggio o nei pomeriggi festivi.
Non è necessaria la prenotazione.
COSTI
Biglietto intero 5€ –
Biglietto ridotto (dai 6 ai 14 anni e oltre i 65) 4€ –
Ingresso gratuito per i minori di 6 anni.
Le immagini nell’articolo sono dell’ art photographer Lanfranco Antonioli
L’immagine di copertina è tratta dal sito ufficiale
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