Valle delle Cento Fonti – Cesacastina- Monti della Laga
Valle delle Cento Fonti un luogo magico che regala emozioni in ogni stagione.
Avvolti dal verde i Monti della Laga offrono uno spettacolo suggestivo. Fanno parte dell’Appennino abruzzese ed hanno una caratteristica morfologica che li rende diversi dal Gran Sasso. Sono costituiti da arenarie e marne impermeabili che costringono l’acqua a restare in superficie.
L’acqua cerca la via del mare tra rocce e boschi, modellando il paesaggio. Nonostante i 2458 metri di altitudine del Monte Gorzano, il paesaggio appare differente: cime verdeggianti e arrotondate e valli incise e profonde.
L’anfiteatro dell’acqua ha di sfondo le imponenti cime del Corno Grande, dell’Intermesoli e del Corvo e una volta a valle l’affaccio incantevole sul Lago di Campotosto.
Il magnifico Bosco Martese, sede anticamente di una delle vie consolari romane che univano il Tirreno all’Adriatico, è la più estesa faggeta di queste cime.
Attraversando i sentieri che lo percorrono, si risale alla Cascata della Morricana la più imponente della Valle.
Scendendo dal Monte Gorzano nella località detta Sella di Gorzano si trova un laghetto alimentato dalle acque dei nevai. Da qui, attraverso il sentiero per Cesacastina, si raggiunge la Valle delle Cento Fonti. La Valle si sviluppa intorno al Fosso dell’Acero e si divide in due parti: quella in alto, con tanti valloni da cui origina il torrente, detta Valle delle Cento Fonti e quella più in basso, dove scorre il torrente, detta Valle delle Cento Cascate.
Le cascate più spettacolari, imponenti e fragorose sono quelle della Prata, della Volpara, della Morricana, delle Barche, della Cavata, delle Cento Fonti, della Fiumata, dell’Ortanza, di Padula, meraviglie della natura che in inverno ghiacciano offrendo uno spettacolo unico.
Le zone su cui scorre l’acqua sono coperte di muschi e felci, tra essi il capelvenere su cui si deposita il calcare che da vita nel tempo al travertino. La flora conta tantissime specie tra i castagneti, le boscaglie di pioppo tremulo, le ginestre e le brughiere di mirtillo e fragole selvatiche.
Tra le specie animali oltre al merlo acquaiolo e all’aquila reale, si incontrano lupi, orsi, cinghiali e camosci.
Il borgo più vicino e dal quale partono un po tutti i sentieri per visitare la Valle è Cesacastina. Interamente costruito in pietra e legno deve la sua ricchezza proprio alla presenza dell’acqua.
Il paese ha la forma di una croce e alle quattro estremità si trovano le borgate Colle, Villa, Mastresco e Combrello. Nella borgata Villa si può visitare la bellissima Chiesa dei S.S. Pietro e Paolo con il campanile a vela a tre campane.
Davanti la chiesa si ergeva un olmo secolare simbolo della comunità. Era così grande che per abbracciarlo servivano le braccia di undici uomini. L’albero fu distrutto dai fulmini e dal taglio delle radici per favorire la costruzione della strada.
Gli sport praticabili sono tantissimi, arrampicata sportiva bike, deltaplano e parapendio, equitazione, nordic walking, sci, trekking, torrentismo, canoa.
L’enogastronomia conta tanti prodotti tipici che bisogna assolutamente assaggiare, tra i tanti il Pecorino di Farindola con un sapore deciso ottenuto dal caglio di suino, il Pecorino dei Monti della Laga, il Caciocavallo, lo Zafferano, il Pane di Solina. Tra i piatti tipici: gli Anellini alla Pecorara, il Castrato con le patate, le Fave con guanciale, Pepatelli, Spumini, Bocconotti con Scrucchiata d’uva accompagnati da Cerasuolo, Montepulciano, Trebbiano, Pecorino o Passerina.